Creatori di realtà

Creatori di realtà

Il vestito di lucida energia scintillante sfiorò l’eterea consolle del Centro Controllo Superiore, provocando, al contatto con questa, l’emissione di una serie di armoniose scintille di fotoni, che si dissolsero nell’atmosfera virtuale in incantevoli e squillanti note musicali, scritte su un invisibile pentagramma che appariva e spariva nel vuoto quantistico, un foglio dopo l’altro, mosse dal vento allegro di un’interpretazione non scritta.

- Ashayta! Ti ho già detto, più di una volta, di fare attenzione alle interferenze! Quando vieni qui rivesti la tua forma di esistenza digitale con gli abiti energetici refrattari da lavoro! Sai bene che non è consentita l’immissione di fantasie in questo delicato ambiente di lavoro! Potrebbe determinare una pericolosa deriva di illogicità nei processi di elaborazione creativa!

- Uff! Non può succedere niente di dannoso, Kaserity! Sono solo scintille virtuali che si autoestinguono, senza lasciare alcuna traccia nella base dell’esistenza informatica. Il software principale le assorbe senza avere alcun problema di interpretazione e le ricicla in energia, utilizzandole per portare avanti il lavoro. Probabilmente risulteranno anche utili, come supporto energetico suppletivo, per completare i cicli di elaborazione. Forse, un giorno, scopriremo che sono non solo utili, ma anche indispensabili. Dovrei venire qui più spesso e portare anche le mie sorelle: sono certa che il lavoro ne trarrebbe giovamento...

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Chiacchiere fra colleghi - Carl ed Henric

- Ciao Carl, come va?

- Bene Eric, bene, volevo giusto parlarti di una cosa. Ho visto Jefferson intrattenersi con una nuova allieva, che non avevo mai notato ai corsi. Forse è un’iscrizione in ritardo o un trasferimento.

- L’ho visto, Carl, l’ho visto anch’io e, soprattutto, ho visto bene anche lei. Ero distante una ventina di metri, stavo per parcheggiare l’auto nel piazzale antistante l’Istituto, ma – devo proprio riconoscerlo - ho rallentato per guardarla. Era veramente bella! Anzi, era bellissima! Mi sarei fermato anch’io a parlare con lei.

- Esiste un preciso regolamento nello statuto del corpo insegnante che vieta ai docenti di lasciarsi trascinare in legami sentimentali con gli studenti, come pure di dare adito a fantasie da parte degli studenti. Il ruolo particolare e il carisma di certi insegnanti porta spesso a innamoramento da parte degli studenti, specie delle studentesse. Jefferson, poi, ha un fascino notevole: tutte le sue allieve sono letteralmente innamorate di lui.

- Questa, però, Carl, non mi ha per niente l’aria di una diciottenne che si è appena iscritta al primo anno del corso di Fisica.

- Uhm, hai ragione e non mi pare nemmeno una del quinto anno. Direi, anzi, che potrebbe essere, diciamo, diciamo sui trentacinque anni, anno più anno meno...