I Leit-motiv dei Romanzi

I romanzi di Paul Timewood investono una serie di temi che assumono come sfondo apparente l'irrealtà (abbastanza) chiaramente impossibile di una situazione, che viene sviluppata nelle sue svariate formulazioni, per trattare di emozioni, quelle cose strane che noi viviamo tutti i giorni e che, spesso, non abbiamo il tempo di percepire e gustare nelle loro interessanti sfumature.
Qui, invece, nei romanzi di questo Autore, il lettore è obbligato a farlo, poiché lo scenario irreale e surreale (più che fantascientifico), in cui si muovono i personaggi delle storie, lo investe in pieno e lo costringe a vivere l'emozione del protagonista: il romanzo è tutto nell'emozione che suscita.
Paul Timewood non è prettamente uno scrittore di Fantascienza, ma è uno scrittore che usa, spesso, l'irrealtà della Fantascienza come fondale per le sue pièces teatrali, che propongono fiabe complesse per bambini cresciuti, cioè per quegli adulti che hanno conservato un briciolo di adolescenza nei banchi memoria del loro sistema mente-cervello.
Così si realizzano situazioni "geo-temporali" dipinte con tratti grafici surreali, che vanno a comporre le quinte e gli arredi del palcoscenico in cui si muovono libere le emozioni dei protagonisti, insieme a quelle del lettore da esse trascinato, come appare in molte delle sue storie , come per esempio in:












E, ancora, troviamo in altri romanzi altre situazioni "geo-temporali"  tanto inusuali quanto irreali che diventano "arredo" del nuovo e rinnovato fondale scenico del palcoscenico della vita: in questo vengono rappresentate le nostre emozioni, in risposta agli interrogativi che ci poniamo sulla nostra esistenza, come  in Aponia alla ricerca della serenità o in Pronto al Balzo alla ricerca di avventura o in Scimmie, alla ricerca delle nostre origini.
Dovunque nelle pagine di questi romanzi le emozioni descritte rimbalzano sul lettore, tutte anch'esse particolari e veramente speciali, come in:







 
Il "padrone" indiscusso delle righe e di quell'insieme variamente articolato di parole, punteggiature e spazi è, in realtà, rappresentato dalle emozioni: sono le emozioni “malandrine” che guidano l'uomo e che lo muovono a sua insaputa, ignorando il "libero arbitrio", quello tanto decantato dalla Filosofia e più discusso dalla Scienza.

 
Nelle emozioni  l'uomo ritrova dentro di sé il bambino capace di stupirsi, cerca la serenità e l'aponia, l'uomo ritrova fuori di sé lo specchio luccicante del suo esistere ovvero l'Amore, quello romantico, complicato e difficile, impossibile, confuso, pasticciato, complesso e divertente, intricato e intrigante, cercato e desiderato da tutti e da pochi trovato a da un numero ancor minore di persone conservato.


La ricerca è condita con una vena di umorismo e di amabile ironia che smorza i toni dei drammi che, in alcuni romanzi, seppur trattati con scioltezza e disinvoltura, appesantirebbero l'umore di chi legge, negandogli quell'evasione catartica che il romanzo propone, lasciando un "meme" indelebile nella biochimica cerebrale di chi lo ha letto.

 



Questi e altri ancora, diversi eppur simili, legati dal comune filo delle emozioni, sono i temi dei romanzi di Paul Timewood che, sin dalle prime pagine, anzi, sin dalle prime righe di ogni Prefazione, intrappolano, con una piacevole colla empatica, colui che si avvicina alla loro lettura, per condurlo attraverso i sentieri della fantasia, dell'improbaile e del probabile.


               by Frank Joseph Lizard, Fantastic History Teacher