Dio

Principio - Io Sono Colui che È

- Certo che, questo, bisogna riconoscerTelo: l'informazione dell'esistenza di un Essere Superiore ce l'hai davvero voluta dare nel modo più complicato, oscuro e tortuoso possibile! Peggio di così, anzi, non ce la potevi davvero fornire! Non so quanto tempo hai impiegato per escogitare una simile mescola di informazioni confuse, contradditorie e soggette a plurime interpretazioni da far invidia all'Oracolo di Delfi, ma, si sa, per Te il Tempo non esiste per cui, con queste condizioni agevolate, le possibilità sono infinite. Questo dovevo dirTelo: quando una cosa va detta, va detta!

- Non capisco. Uomo, in verità non capisco: che cosa vuoi dire con queste tue parole? Tu mi parli dell'Oracolo di Delfi e ad esso tu Mi paragoni, ma invero tu stesso mi sembri affetto da quanto tu attribuisci a Me!

- Non capisci? Come sarebbe a dire che non capisci? Che razza di risposta è questa? Sei o non sei Dio, colui che è l'Onnisciente? Sei o non sei Colui che tutto conosce? Sei o non sei Tu, Dio, l'Essere Perfettissimo che è in Cielo, in Terra e in ogni Luogo, che Tutto vede e Tutto sente, al quale nulla può essere occultato?

- Uomo, ferma il tuo eloquio ed ascoltami! Certo che sono Dio, certo che sono l'Essere Perfettissimo. ma le tue parole, in verità, in verità ti dico, sono oscure esse, alquanto e assai; ora, poiché Io sto dialogando con te nella tua lingua e non con la tua anima, per rispetto alla tua privacy ed alla libertà dei tuoi pensieri, devo dirti, nelle parole della tua lingua, che queste frasi, da te stesso espresse, figlio Mio, esse non sono per Me o chiare. Potrei capire tutto in un attimo se Io lo volessi e ogni cosa Mi sarebbe chiara, ma poiché hai chiesto un dialogo con Me nella tua lingua, che questo, dunque, sia.

- Allora mi spiegherò più esplicitamente: voglio dire che Tu ci hai fornito un'informazione incompleta e frammentaria e del tutto confusa circa la tua natura, come, almeno, Tu stesso hai voluto dichiararla a noi uomini. Questi sono i fatti, innegabili a chiunque, anche agli stessi ministri del Tuo Culto che si sono affannati per anni e per secoli a giustificare e tradurre in formule comprensibili parole e frasi poco chiare e molto dubbie che si prestavano allora, come anche ora, a varie interpretazioni...

La Creazione: Eva

- E la creazione della donna? Questa è stata proprio un vero capolavoro, l'opera summa di un Grande Artista della beffa. Devo riconoscerTelo! Darci a credere che era stata strappata una costola ad Adamo, il primo ed unico uomo, oltretutto durante il sonno, mentre questi dormiva ignaro, per creare Eva, la prima donna, quella che sarebbe stata, poi, la sua compagna! É stato qualcosa di fantasioso e, al tempo stesso, devo riconoscerlo, decisamente compatibile con la mentalità dell'epoca da essere creduto da migliaia di generazioni e da miliardi di persone in tutto il mondo! Intere generazioni di grulli autentici a denominazione di origine controllata, nati su questo pianeta, ci hanno creduto ciecamente! Sono stati impiegati milioni di miliardi, forse infinitamente di più, di ore di pensiero dell'umanità per far quadrare qualcosa che alla fine, dopo molti secoli, si è visto che proprio non poteva, in nessun modo stare in piedi, neppure in forma simbolica od allegorica! Quale relazione di simbolismo si poteva trarre dalla creazione di un essere realizzato con una parte di un altro essere? Oh, gli uomini ci hanno provato, ci sono pagine intere di dissertazioni tra filosofi, teologi e studiosi delle Tue Parole che, tirando di qua e tirando di là, sono riusciti a dare una qualche spiegazione traslata e spiegazzata di questa parte della Creazione, ma assolutamente non soddisfacente, non in grado di reggere ad un esame critico obiettivo. Non potevi dire semplicemente di aver creato Adamo e poi di avergli dato una compagna Eva, poiché si aiutassero reciprocamente nella vita? Era così difficile dire una cosa così semplice e, oltretutto, sensata? Se abbiamo accettato, come è stato, la storia della creazione di Adamo potevamo anche accettare quella di Eva, senza dover ricorrere all'espianto di una parte del corpo per crearne uno diverso. Meglio sarebbe stato dire di aver fatto due creature, Adamo ed Eva: tutto sarebbe finito lì, non c'era bisogno d'altro, sarebbe stato tutto logico e lineare.

- Beh, Uomo, se fosse cosi, se veramente le cose fossero andate in questo modo, secondo come tu riporti i fatti, dovrei darti ragione, almeno in questo senso: sono a conoscenza di questa storia e Me ne rattristo assai. Tuttavia, devo dirti non ho responsabilità alcuna in questa fantasiosa traslazione delle Mie Parole. Devi sapere che Io avevo detto solo che l'uomo era sorto dalla polvere della terra, il che, poi, se ci rifletti con attenzione, è la pura e semplice verità: la polvere biochimica degli amminoacidi, delle proteine e degli acidi nucleici, a sua volta formata dai mattoni essenziali che costituiscono tutta la materia-energia dell'Universo, voglio dire atomi, elettroni, protoni, quark, stringhe e così avanti fino all'indivisibile, si è autoassemblata in formulazioni sempre più complesse ed evolute, fino alla realizzazione di tutte le forme viventi, Uomo incluso. Mica potevo spiegare a delle tribù di pastori e contadini, intente solo all'allevamento del loro bestiame e dei raccolti e preoccupate dei periodi di siccità, che all'epoca erano frequenti, tutta la faccenda della doppia elica del DNA e della sua duplicazione, dei ribosomi che assemblano le proteine, mica potevo fare una conferenza sull'evoluzione in senso darwiniano o lamarckiano...