Pronto al balzo

Prologo - Cabina TM

Cadde lungo e disteso in avanti, spinto bruscamente verso terra da una forza sconosciuta, forte quanto inaspettata. Il fiato gli uscì tutto dai polmoni, di colpo, lasciandoli vuoti e brucianti. Restò per un momento dove era per riprendere forza, poi, obbedendo ad un istinto antico di milioni di anni, da quando l'uomo aveva cominciato a camminare sugli arti posteriori diventando bipede, si sollevò faticosamente in ginocchio, facendo appoggio sulle braccia e lottando contro la mano gigantesca di una gravità sconosciuta che lo schiacciava impietosa al suolo, mentre il sangue pulsava doloroso nelle arterie per lo sforzo e la testa ronzava furiosamente.

Osservò il gravimetro che portava al polso destro: 3,1g! C'era qualcosa che non andava! Si guardò intorno, estendendo lo sguardo che la posizione bipede gli concedeva, accompagnando con il movimento del corpo quello del collo dolorante per valutare con precisione quanto intorno a lui: si trovava al centro di una distesa piatta di terreno argilloso e umido, nel quale a tratti spuntavano rari ciuffi di muschio, unica forma di vegetazione che cresceva in mezzo a quel fango. Alla sua destra, a circa duecento U.L. al margine della radura, si trovavano due file di alberi di colore marrone scuro, di forma tozza, ricoperti di foglie grigio-verdognole, ammassati in piccoli raggruppamenti, cornice incompleta di un paesaggio per lui completamente nuovo e alieno. Oltre gli alberi, per un buon tratto fino all'orizzonte, dove poteva giungere il suo sguardo attraverso i punti non coperti alla visuale dal bosco di alberi, poteva intravedere un'altra monotona distesa, anch'essa piatta, che, tuttavia, pareva più asciutta di quella in cui si trovava; oltre ancora si stendeva una sorta di bassa savana fino alle radici di quelle che, nella luce crepuscolare di un sole rosso alla fine della sua discesa, apparivano come alte catene montagnose. Nulla di più gli era dato di vedere e nulla di più, nemmeno, di immaginare.

Il verso di un animale sconosciuto lo distolse dalle sue osservazioni rompendo l'incanto muto dell'osservazione. Un pianeta ai suoi inizi! Era finito su un pianeta che era ai primordi dello sviluppo, a giudicare dalle fumigazioni vulcaniche che scorgeva all'orizzonte in prossimità delle catene montagnose. Quella non era certo la porta TM della stazione trentadue di Omega Olimpus! Questo spiegava i 3g di gravità che lo avevano schiacciato al suolo, spremendogli i polmoni come spugne e spingendo l’aria contro i timpani fino a farli quasi scoppiare! Doveva, quindi, trattarsi di un pianeta di grandi dimensioni o di grande massa, a giudicare dalla gravità che lo aveva schiacciato al suolo. Alzò lo sguardo al cielo, ormai scuro, cercandovi le due lune famigliari di Omega Olimpus, ma, come si aspettava, non le vide...

Azione su Seasee

Due scialuppe invisibili all'occhio scivolavano dolcemente sulle onde dell'oscurità perenne dello spazio extraplanetario, dirette verso l'emisfero nord del pianeta dove era nareth inoltrata e il buio era rotto solo dallo scarso lucore delle due piccole lune che gravitavano attorno a quel mondo; i raggi del sole, nascosto alle navette dalla sagoma del pianeta, colpiscano la superficie delle lune e di qui rimbalzavano irradiando lo scafo scuro delle scialuppe, senza venir riflessi, assorbiti dallo speciale plastometallo di cui era costituito il suo strato esterno.

La speciale composizione delle nanoparticelle del metallo dello scafo delle scialuppe concedeva di catturare e concentrare la luce solare, senza alcuna dispersione, in determinati punti attivi delle pareti delle navette e di trattenere ogni radiazione luminosa, ricavandone energia silenziosa per i sistemi di bordo. Ciò rendeva altresì non percepibile la scialuppa, che in questo modo non rifletteva luce alcuna e il luogo dello spazio in cui si muoveva sarebbe apparso buio come il resto dello spazio che la circondava a qualunque mezzo di osservazioni, per quanto sofisticato potesse essere...

- Alza i remi galattici! - La voce sintoelettronica del neurotimoniere si fece sentire in ciascuna scialuppa, attivata da un segnale di due millimicrocicli proveniente dal Brigantino Celeste: sulla grande Nave InterStella Militare una IA controllava costantemente la posizione e le variazioni orbitarie di oltre settecentomila minuscoli asteroidi e planetoidi che orbitavano nella zona di spazio extraplanetario tra il sole del sistema ed il PN ed inviava i dati al neurotimoniere di ogni scialuppa che li integrava con quelli che direttamente rilevava al muoversi attraverso la fascia.

Kaat e Hurt - Mercato Aperto di Granah su Early II

- Non pensare di assaggiare quel cibo, Hurt!

- Perché no? c'è scritto "gratis per assaggio". So leggere, oltre che parlare.

- E non toccarlo nemmeno!

- Ma che ti salta, Kaat? Mi strattoni?

- Non ti avvicinare, ti ho detto! Non avvicinare le mani! Vieni via! Vieni via!

- Ma…

- Achalar, Hurt! Tirati indietro! Vieni via di lì!

- Perché? È velenoso?

- No, ma non ti azzardare a sfiorarlo a meno che tu non voglia essere obbligato a comprare almeno una volta alla gerfania questo tipo di alimento!

- Kaat, che cos'è ? una droga?

- Se per droga tu intendi una sostanza che dà dipendenza, sì, è una cosa del genere. Si tratta di pietanze condite con l'estratto secco dei germogli della pianta Ha-Shai.

- E per quale motivo qui le autorità di polizia locale la lasciano liberamente usare? Non siamo in uno spazioporto dove per forza di cose circolano tante sostanze che per alcune specie non sono droghe mentre le stesse lo sono per altre, per cui non possono essere proibite. Qui siamo in un mercato cittadino e queste cose non possono essere permesse.

- Si tratta di una droga lecita.

- Lecita?

- Sì, la pianta è originaria del pianeta Horsey del sistema binario di Faro. Più che di una droga si tratta di una spezia. Viene regolarmente importata e venduta in tutta la nostra Galassia. È abbastanza costosa e solo cucine raffinate e ricche sono in grado di farne un buon uso per preparare i cibi senza causare l'effetto collaterale della dipendenza fisica. L'estratto secco liofilizzato viene usato a piccole dosi per insaporire il cibo che, in effetti, diventa molto gradevole. A queste condizioni di utilizzo non ha effetti collaterali, non danneggia la salute, anzi, come è emerso da alcuni studi dei nostri biomedi, migliora il collegamento sinaptico interneuronico, che si traduce in una maggior velocità di pensiero e una maggior capacità associativa. Tuttavia se ne fai uso in dose eccessiva, anche una sola volta, dopo averne gustato il sapore ti trovi inspiegabilmente costretto a ripetere l'esperienza almeno una volta alla gerfania. La soglia di tolleranza è sotto i venti milligrond, che è molto oltre la dose usata in cucina: oltre questo dosaggio compare in genere la dipendenza, con alcune variabili individuali in rapporto al peso corporeo ed al patrimonio dei sistemi enzimatici della persona in grado di metabolizzare più o meno rapidamente la sostanza. E, poi, questa spezia costa. In genere viene usata da scienziati e ricercatori, poiché, come ti ho detto, acuisce le capacità mentali e costoro, comunque, sanno farne uso oculato. Viene anche usata da gente ricca che, nel caso, può permettersi il farmaco che resetta i recettori della dipendenza. In questi mercati non c'è da fidarsi dello chef! Ti propina una dose massiccia di Ha-Shai, così almeno una volta alla gerfania sei obbligato a tornare per comprare le sue pietanze...

- Stai attento, Hurt!

- Che cosa c'è adesso? un'altra pietanza?

- Quella ragazza!

- E allora? È molto bella e ben vestita. Che c'è? Non può?

- Emana un profumo particolare, non lo senti?

- No, non sento nulla. e poi? Anche sul mio mondo le donne usano profumi. Lo fanno da un sacco di tempo. Non mi pare che sia un'esclusiva del vostro !

- Questo non è un profumo normale che una si possa mettere addosso. È il profumo della sua pelle, è il profumo del suo corpo, è il profumo della sua emanazione. Lo sento io che sono una donna, come puoi non percepirlo tu?

- Forse perché, come ho già più volte detto, vengo da un altro mondo.

- Comincio a crederci di più, ora. Comunque stai attento: se la tocchi o se lei ti tocca rischi che nel tuo corpo si scateni una tempesta ormonale...

- Vuoi dire che è un profumo ormonale?

- Qualcosa del genere. La ragazza appartiene ad una specie particolare che vive sul pianeta. Quelli come lei sono emigrati qui dal loro mondo tremila cicli esterni fa, quando il loro sole ha cominciato la lenta evoluzione in Nova.

- Vuoi dire che non è umana?

- Umano? Uff! Che cosa è umano e che cosa è non umano? Hurt! Qui tutti siamo umani e non umani! Siamo tutti sistemi biologici pensanti. L'unica differenza che ci può essere tra gli esseri è la non compatibilità biologica riproduttiva! Questa è l'unica vera differenza! A volte mi sembri proprio caduto da una luna!

- Più o meno credo che sia proprio così!

- Quando si avverte questo particolare aroma significa che la ragazza è in fase di disponibilità: ciò sta a significare che è senza compagno e che ne sta cercando uno e si propone in questo modo. Se qualcuno ha interesse in lei, le si avvicina e lei decide se accettarlo sfiorandolo. Diversamente non lo tocca e si allontana. Tuttavia talora può accadere che qualcuno la tocchi imprudentemente, non aspettando il suo consenso o che, per sbaglio, la sfiori nella shachat'as della folla. Allora va incontro alla sofferenza del desiderio sessuale insoddisfatto che, in questo caso particolare, caso viene decuplicato dall'avvenuto contatto. Se anche solo sfiori la pelle del suo braccio un grande turbamento sessuale si impossesserà del tuo corpo e della tua mente.

- Mi manca solo questo…. con tutti i problemi che ho! Perché la lasciano libera di andare in giro.

- Hurt! Che cosa dici? Non è mica un reato! È semplicemente il sistema biologico della sua specie che si attiva per significare la disponibilità al partner...

Locanda delle Cento Porte, Frine IV, Hurt e Kaat

- Un viaggio? Volete fare un viaggio, Signore? mentre aspettate l'imbarco potete fare un viaggio su mondi mai visti e che mai avrete l’occasione di visitare. Sono solo ottocento mediocrediti, esami preliminari e consulenza compumedica inclusa. Un viaggio, Signore? Signore?

La voce femminile interruppe le sue riflessioni. Davanti a lui una figura di aspetto fine gli stava proponendo, con poca convinzione, qualche droga psicotropa che lo avrebbe inebetito per il resto della serata mandandolo a dormire in compagnia di qualche allucinazione che al mattino successivo avrebbe stentato a riconoscere dalla realtà. Era una caratteristica dei locali di quel tipo che si trovavano in zona franca proporre agli avventori sostanze che cinquanta unità lineari più in là non solo sarebbero state proibite, ma non si sarebbero in alcun modo potute reperire . Così, tuttavia, era fatto quell’Universo che andava imparando a conoscere.

- No, grazie, - rispose, - forse più tardi, - aggiunse questa volta educatamente, per non offendere e per non apparire troppo diverso dalla massa dei frequentatori del locale, per i quali un’offerta del genere era normalmente usuale.

- Un viaggio? Volete fare un viaggio, Signore? Un viaggio, mentre aspettate l'imbarco potete fare un viaggio su mondi mai visti e che mai visiterete. Solo ottocento mediocrediti, esami preliminari e consulenza compumedica inclusa.

La frase era più o meno la stessa, il modo di pronunciare le parole lo stesso, le persone, solo, erano diverse. Boh, dopotutto era un modo come un altro di guadagnarsi da vivere. Si trattava di un androide che cercava di raggiungere la somma che gli avrebbe concesso di affrancarsi dal suo costruttore e proprietario, divenendo così un libero Androide.

- Signore, se è la prima volta ed avete qualche paura io posso accompagnarvi. C'è un extra di soli centocinquanta mediocrediti per il servizio di accompagnamento. Ho la qualifica Master di Androide Accompagnatrice di grado 3-B.

- No, grazie, no grazie davvero. Non sono interessato.

- Un soldo per i tuoi pensieri, bel soldato.

- Kaat! Che sorpresa È un piacere vederti! Che waizy fai qui?

- Sono venuta per te.

- Mi hai sorpreso! Non ti ho sentito arrivare!

- Forse è poiché sei distratto dalle avvenenti donne bioniche che vengono a proporti sogni fantastici di viaggi in posti che nessuno ha mai potuto vistare.

- Ah, tu pensi, dunque, che io sia così waxar?

- Tu no, no di sicuro. Da quando ti conosco tu guardi una donna solo per cercarvi qualcosa di quella fantasia che dici di aver lasciato sul tuo mondo. Conosco bene quello sguardo: mi ha indagato molte volte ed io, purtroppo, non sono colei che tu hai lasciato sul tuo pianeta, se mai ciò che tu racconti sia vero. Peccato, però, non sai quello che ti perdi...

Taverna della Stella Nana - Hoomey e Mahei

- ...e allora mi sono ritrovato qui, Mahei! Non chiedermi come! Io so solo che di mestiere faccio il... achalar! Non ricordo nemmeno che lavoro faccio! Però so che non sono un soldato come so di avere una moglie e una figlia e so anche che... che qui è tutto diverso da come è a casa mia, tutto maledettamente sbagliato! Eppure certi luoghi mi sembrano familiari, li conosco come se ci fossi sempre stato!

La Taverna della Stella Nana, nello spazioporto di SearCity sul pianeta Weir, era il ritrovo abituale di forze mercenarie, poliziotti di frontiera, mercanti, spaziali e di quanti altri, per varie ragioni, transitavano da un mondo all'altro a bordo delle Navi InterStella od a mezzo delle porte a trasporto rapido. Era anche l'unico locale di un certo respiro in tutto il pianeta ed era sempre aperto, con la luce e con il buio, poiché il traffico astroportuale delle navi locali ed InterStella non aveva sosta; era frequentato da gente di ogni censo e da razze e specie diverse, che avevano in comune il fatto di muoversi nello spazio per le più diverse ragioni, ma on disinvoltura consumata. Non era certo raffinata come altri ritrovi di SearCity, ma era il primo locale che spaziali e viaggiatori incontravano scendendo dalla nave e appariva più accogliente di quanto in realtà non fosse.

- Dici di non essere di queste parti, Hoomey e, questo, può anche essere vero, anzi di certo lo è: i soldati mercenari vengono reclutati da ogni parte e provengono dai più disparati pianeti di solari di diverse galassie, per cui è normale che tu provenga da un'altra regione dello spazio. Il cosmo è vasto, le Galassie sono innumerevoli ed i pianeti abitati sono moltissimi.

- Sì, so che i mercenari provengono da ogni parte dell'Universo e sono costituiti da membri di ogni specie senziente, anche se non so come faccio a saperlo. Inoltre possiedo conoscenze che so che non possedevo prima e, per di più, parlo una lingua che so non essere la mia e non so come faccio a parlarla. Oh, achalar! Non so nemmeno quanto tempo è passato da quando sono qui! -

SearCity, su Weir, non era granché come città, ma anche le altre città di quel mondo non erano granché. Il pianeta stesso non era granché: si trattava di un pianeta di Classe VII, da poco pervenuto appena agli inizi dell'Era Tecnologica. L'Astroporto, realizzato con tecnologia aliena, fornita in cambio del diritto di costruzione, ne costituiva la principale attrazione ed era anche una fonte di guadagno per le oltre settecentomila persone che vi lavoravano direttamente o indirettamente, coinvolte, in varie attività, dai servizi di manutenzione, alla pulizia delle strade, alla verifica periodica delle centrali energetiche che fornivano luce e calore od al controllo degli impianti di condizionamento e depurazione dell'aria di uffici e quartieri abitativi.

- Quanto alle conoscenze che ti ritrovi, è normale che tu le abbia: a tutti i soldati mercenari vengono fornite, durante la preparazione in vasca, nozioni ed informazioni relative al cuboquadrante della galassia in cui dovranno operare. É, però, un po' meno normale che tu abbia coscienza che queste nozioni non fossero di tua dotazione prima del trattamento, ma, forse, sono stati modificati alcuni parametri che riguardano la privacy della persona che ha diritto di sapere che cosa sapeva prima e che cosa ha acquisito dopo il trattamento in vasca. La legislazione InterGalattica in questo campo è molto vivace e sforna sempre nuovi perfezionamenti delle leggi in materia.

- Che cosa è la "vasca"?

- Non sai cosa è la vasca? Stai scherzando, Hoomey?

Ministero Intergalattico della Difesa

Da: Ministero Intergalattico della Difesa, Sezione FM, Ruolo Dipendenti a Ferma Stabilita, sottosezione 445/F, specifica d'azione AQ-3345ajk, Comando Forze Esterne.

A: Sottotenente Hurt Saherten matricola FM-45022-AK, Corpo logistico operativo IV, posizione AJ-3456, mercenario di carriera, grado attivo conseguito all'Accademia Militare di Sisinfo III su Gloferne a massimo punteggio.

Egregio Signore, abbiamo ricevuto la Sua largepage inviata via subetere con la quale Lei segnala a codesto Ministero quelle che sono a Suo avviso irregolarità relative al Suo stato di servizio di ferma militare.

In base a quanto disposto dall'art. 341/b comma 2 del Regolamento Attuativo delle Forze Mercenarie ed all'art. 23.443 comma 76/c della Legge Statutaria Militare 513 della Costituzione Intergalattica, è stata prontamente avviata un'accurata indagine che ha condotto a quanto qui sotto Le riportiamo per Sua opportuna conoscenza.

Alla luce dei fatti da Lei menzionati e da quanto emerso dall'indagine avviata nessuna imputazione può essere mossa a codesto Dipartimento della Difesa in quanto sono stati dallo stesso rispettati gli accordi assunti nel contratto con lo scrivente, come risulta dalle informazioni rilevate dalla Sua chipcard esaminata dai nostri tecnici, che riporta fedelmente incarichi, spostamenti, retribuzioni e contribuzioni e che altresì sono stati rispettati i dettati dall'impegno nel pieno rispetto di quanto disposto dal contratto tra le parti. Nel corso della suddetta verifica è emerso, tuttavia, che al postulante è stata corrisposta una cifra inferiore a quella a lui spettante (relativamente alle ultime due missioni dallo stesso condotte) per alcune centinaia di mediocrediti: il calcolo attuale, non ancora ratificato dall'Economato, risulta essere di 754 mediocrediti, cifra che, se confermata, verrà accreditata entro trenta cicli garcaniani sul conto corrente del postulante.

Ci rammarichiamo dell'errore, dovuto al ritardo nelle verifiche da parte del nostro personale contabile, in conseguenza del noto trasferimento della sede Amministrativa del Dipartimento dal PN Farger III, solare di Korahom, al PN Phoenia, solare di Phaas, a causa del disastro occorso su Phoenia, per i movimenti tellurici di assestamento della crosta, che ha portato alla dichiarazione dello stato di emergenza planetaria.

Nell'arco di alcuni cicli garcaniani il nostro personale espleterà le operazioni di verifica contabili e la somma residua spettante, se dovuta, verrà versata sul conto bancario da Lei a suo tempo segnalatoci.

Cogliamo l'occasione di rinnovare i nostri complimenti per l'ottimo stato di servizio del postulante, confermando la nostra stima ed il nostro plauso ed augurando, altresì, una brillante carriera nel corpo dei Mercenari dello Spazio nel quale egli si è già distinto.

Ci pregiamo inviarle in omaggio quale espressione dei sensi della nostra stima i primi quattro articoli del Codice Etico dei MdS su piastra in aphaghar in versione limitata a 203.000 unità.

Ajafas O'Faar, Coorter Controllore Primo Dipartimento Ruolo Dipendenti, Ministero InterGalattico Difesa, Sezione FM.

T.H.Tithuis, Aliter Generale Forze Esterne.

Contro il presente Atto il ricevente può effettuare ricorso in base a quanto previsto dal disposto dell'articolo 831/s della Legge 34.552 comma 657/h della Costituzione Intergalattica, entro e non oltre sessanta cicli garcaniani.

Azione! Yahlar, Campo Base su Ghum III

- Yahlar, siamo pronti!

- Ma che waizy...

- Gli uomini sono pronti, signore

- Di nuovo! È successo di nuovo! Achalar! E di colpo! Mi sono perso ancora una volta la fase di traslazione! Prazy gazewu, ancora una volta!

- Che cosa ha detto, signore?

- Niente, niente, Hasselth, muoviamoci! Prazy gazewu! Non star lì fermo a guardarmi! C'è un lavoro da fare. Prima cominciamo e prima torniamo. Procediamo con il programma stabilito! Hasselth, prendi con te Jigriegh e Forr-jis e portati su quella bassa collina a trecento UL sulla nostra destra, quella indicata sul digimap come E-45QW e monta il tuo segmento del campo di repulsione. Mi serve pronto entro dieci macrocicli, anzi meglio entro sette! Anche se non esiste tecnologia avanzata su questo pianeta, gli abitanti non sono privi di occhi ed orecchie! Ed il rumore dell'atterraggio della nostra scialuppa lo avranno sentito anche sulle tre lune del pianeta...

Pronto al Balzo - Stazione Uhru su Flanis IV

- Ehi, tu, brutto gazewu! Dico a te, ti vuoi decidere a liberarmi da questa fottuta poltrona sì o no? Che cosa è questo trucco che mi tiene bloccato?

- Pronto al Balzo?

- Pronto al Balzo? Ancora? Non ti sei stufato di questa frase, eh? Aspetta che riesca a liberarmi e poi vedi che balzo ti faccio fare io! Tua madre stenterà a riconoscere il figlio che ha generato in un momento di sconsideratezza!

- Ehi! N’Kear, Er-Gra, ascoltate, achalar! Ho un problema!

- Sais-Sais! Quieta le tue parole! Ti sento, Ra'as! E ti ascolto!

- Hé-Hé, sono proprio contento che ci siate voi di servizio, oggi, N'kear! C'è un problema: si deve essere verificato un errore da qualche parte. Questo che ho per le mani non è ancora pronto!

- Sais-Sais! Un errore? Impossibile! Un errore? Impossibile! Tutte le procedure sono controllate dal server centrale. E il server centrale non può commettere errori. Non può. No, non può. Di sicuro, non può. Ra'as tu sbagli! La tua valutazione non è corretta, non è corretta! Vai avanti con il tuo lavoro...

... Ritirò la sua attenzione da Mahei e si concentrò su quegli uomini. La mente di Kaat Wezuy, donna evoluta di 23 cicli esterni, di professione mercenario dello spazio, formata alla Cosmo Academy di Turip III, esperta in tecnica di aggressione articolata veghiana, si ritrasse in un angolo del cervello e diede libertà ai sistemi sottocorticali guidati dall'amigdala semisintetica che le era stata impiantata all'inizio del suo corso di formazione: l'immagine di un rettile veghiano pervase il suo cervello ed il suo corpo ne assunse la postura. Attaccò con furia rinnovata gli avversari, muovendosi con la grazia dei rettili velenosi di Vega IV: ogni suo passo era una danza che lasciava un segno su un avversario. Ad ogni suo attacco seguiva una reazione da parte del gruppo al quale lei contrattaccava colpendo e spezzando ossa, secondo il comportamento crudele dei rettili veghiani. La preoccupazione per la sua esistenza era stata cancellata, sovrascritta da un comportamento antico che, in un altro tempo, avrebbe portato all'eliminazione definitiva dell'avversario...

Kaat e Hurt - Ologramma interattivo

- Sono passato a salutarti, Kaat. Oh, sei con qualcuno?

- Oh ciao, Hurt, Stavo parlando con l'ologramma interattivo di mia madre.

- Che cosa?

- Sta parlando con sua madre, giovanotto, non lo vede?

- Mi scusi signora, non l'avevo notata subito, vedendo la figura in piedi davanti a Kaat ho pensato si trattasse della Olo-TriDi.

- Olo-TriDi? Ma che sciocchezza! Io sono sua madre o, meglio, per essere più corretta nella definizione, io sono la memoria virtuale di sua madre, cioè di me stessa, scaricata in un elaboratore in costante aggiornamento o se preferisce, sono un ologramma vivente.

- Kaat?

- Già, Hurt, è così. La tua faccia stupita mi fa capire con certezza che provieni proprio da un altro Universo! Mia madre è morta in un disastro su una nave InterStella dieci cicli esterni fa. Per fortuna ognuno di noi, in questo Universo, scarica periodicamente tutto il suo sistema mentale in un elaboratore a rete neurale, così possiamo dire che nessuno muore mai del tutto. L'ologramma Tri-Di di mia madre che tu vedi adesso è costantemente interattivo con la realtà esterna, con me, con mio padre, con i suoi parenti, con i suoi amici, per cui lei è mia madre come sarebbe divenuta oggi se non fosse morta in quell'incidente.

- Achalar! Io non sono affatto morta, Kaat! Io sono qui con te, adesso cara. Una parte di me è morta, sì, questo è vero, il mio substrato biologico, ma la mia conoscenza e la mia coscienza sono presenti qui al 99%. Ho tutto di me stessa, tranne la memoria dell'incidente in cui sono morta, ma, dopotutto, non me ne dispiace affatto. Non ho più il mio corpo, questo mi manca un po', certo; potrei farmi trasferire in uno di quei nuovi corpi androidi che vengono cresciuti vuoti nelle Fabbriche Androidi, ma non ho ancora deciso. Per adesso sto benissimo qui dove sono. Oltretutto la forma ologrammica TriDi mi concede di interfacciarmi molto bene con la realtà esterna e mi posso anche spostare a casa dei miei amici attraverso la rete.

- Dovresti ripensarci mamma, avresti di nuovo un corpo, potremmo toccarti.

- E chi ti dice che io voglia essere toccata? Non ho mai apprezzato tanto la mia privacy da quando sono in questa particolare situazione di ologramma. Dovresti provarlo, qualche volta...